HARPS-N@TNG, il cacciatore di pianeti

Le principali scoperte al Telescopio Nazionale Galileo con HARPS-N

A partire dall’aprile 2012, quando lo spettrografo HARPS-N è entrato in funzione al TNG-Telescopio Nazionale Galileo, numerosi sono i pianeti extrasolari che sono stati caratterizzati, ossia per i quali è stato possibile fare una stima della loro massa e dimensioni.

Grazie al programma di osservazione GAPS-Global Architecture of Planetary Systems dell’INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica per la ricerca e la caratterizzazione dei sistemi planetari grazie ad HARPS-N, numerosi sistemi planetari sono stati scoperti e studiati in dettaglio.

Per esempio, all’inizio di giugno 2014 il team GAPS grazie ad HARPS-N ha individuato la prima Mega Terra, Kepler-10c, un oggetto di massa 17 volte quella della Terra ma con un raggio pari a 2,3 raggi terrestri. Un tale oggetto non era mai stato osservato prima né ipotizzato esistere: al di là delle 10 masse terrestri il pianeta dovrebbe trattenere gas idrogeno in una quantità tale da diventare un pianeta gassoso delle dimensioni di Giove o Saturno. Kepler-10c suggerisce che i pianeti di dimensioni più grandi possono rimanere rocciosi, con superfici ben definite, piuttosto che diventare giganti gassosi.

Un altro grande successo del team GAPS grazie ad HARPS-N è stato la scoperta, all’inizio di luglio 2014, del primo sistema binario denominato XO-S dove entrambe le stelle, XO-2S e XO-2N, presentano un mini sistema planetario con pianeti gassosi molto vicini alla loro stella madre.

All’inizio del 2016  viene data notizia della scoperta del primo sistema planetario multiplo all’interno di un ammasso aperto.Dopo il già noto Pr0211b, orbitante molto vicino alla stella madre, viene rilevato, su un’orbita molto più esterna, anche Pr0211c, otto volte più massiccio di Giove e con un periodo orbitale di almeno nove anni.

Nel luglio 2016 il team GAPS mette a segno un altro importante risultato: la scoperta di GJ 3998 formato da due pianeti rocciosi del tipo Super-Terre in orbita attorno ad una stella più fredda e meno luminosa del Sole. Il pianeta più interno potrebbe rappresentare il tassello mancante nello studio della composizione dei mondi simili alla Terra.

HARPS-N rappresenta, dunque, uno strumento estremamente potente nell’individuazione e caratterizzazione dei sistemi planetari nella nostra Galassia.