HARPS-N

Dal 2012 montato in uno dei fuochi del TNG-Telescopio Nazionale Galileo vi è il cacciatore di pianeti extrasolari, lo spettrografo HARPS-N (High Accuracy Radial Velocity Planet Searcher-North), uno strumento all’avanguardia in grado di misurare la velocità radiale delle stelle con una precisione di 1 metro al secondo, che rappresenta l’impronta sulla velocità della stella dovuta alla presenza di pianeti con massa simile a quella della Terra. La Terra muove il Sole di 30 centimetri al secondo. 

La tecnica delle velocità radiali misura la componente nella direzione dell’osservatore della velocità del moto orbitale della stella intorno al baricentro del sistema stella-pianeta. Questa misura, che richiede una sensibilità strumentale e una precisione altissime, sfrutta l’effetto Doppler, ovvero lo spostamento della lunghezza d’onda della luce verso il rosso (lunghezze d’onda maggiori) o verso il blu (lunghezze d’onda minori) a seconda che il corpo si stia allontanando o avvicinando dall’osservatore.

Per comprendere la difficoltà della misura si pensi che Giove imprime al nostro Sole un moto orbitale la cui ampiezza è di soli 12 metri al secondo, ovvero una velocità da centro urbano: 43 km orari. Gli strumenti usati sono spettrografi ad alta risoluzione come HARPS-N, appunto. Questo metodo, oltre alla rivelazione del pianeta, permette di misurare i parametri orbitali, come per esempio il periodo e il limite inferiore della sua massa.

HARPS-N è lo spettrografo gemello di HARPS montato nel 2003 al telescopio 3.6m presso l’osservatorio ESO di La Silla, in Cile.